Parlare con una persona solo per iscritto, e poi quando ci parli dal vivo scopri che ha l’accento veneziano… Ovvio, ma non ci avevo pensato!!

Filippo Bonaventura detto il Mulo è il personaggio più permaloso conosciuto a Padova. Così permaloso che aveva bisogno di un post tutto per sé per perdonarmi. Ecco, Fili, però adesso se te ne penti… so’ ccazzi tuoi!

Perdonarmi di cosa? Non si è capito in particolare. Però io, che non sono permalosa affatto, devo dire che non ho migliorato la situazione quando gli ho detto: “Sì, in effetti ci assomigli, ad un mulo”. Lui è ammutolito e con estrema risolutezza si è alzato dallo sgabello. Ha fatto per uscire, ma si è ricreduto: ha prima preso una fetta di crostata, e poi si è avviato sotto i portici verso Prato della Valle, con la crostata a mo’ di lanterna per i suoi passi. Non mi ricordo chi, allora, forse Deezzle o forse Luca, è partito al suo inseguimento. Mentre il nostro fuggiva dal luogo del misdetto, ho precisato, a beneficio di Sabbbbrina, Elena e Silvia: “Assomiglia, nel senso che ha lo sguardo dolce ed espressivo come quello dei muli!” Poi, quando Mykdee/Luca l’ha riportato alla base,ho ripetuto la spiegazione a beneficio del Mulo medesimo; ma pare che non sia bastato. Perché anche allora continuava a ripetermi, in tono colpevolizzatore: “Chiedimelo un’altra volta, di farti da Cicerone!”.

Questo è successo dopo che sono tornata dalla panoramica in compagnia di Tommaso; e credo che anche questa prolungata assenza dei due dottori abbia influito sull’umore del nostro. Anzi, macché credo: ne sono certa. Così come sono certa che, per dirla con Eraclito, “Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume. Tutto scorre.”

Perché Filippo, per la mia personale esperienza, dovrebbe appartenere a quella già citata maggioranza di persone che riesco ad inquadrare – al 33,33% – nel giro di un’ora. Quella, per intendersi, alla quale non appartiene Matteo Boschetti. Filippo è un tipo molto, troppo sensibile, in questo è simile a me. Nota tutte le sfumature e se le segna, ci rimugina su, e poi magari se la prende se qualcosa non gli è piaciuto, ma dopo averci rimuginato un bel po’ su.

Filippo è un sognatore, ma che dico un sognatore: un mirabile progettista e costruttore di castelli in aria. Magari non ha fantasia per le cose canonicamente “creative”, però si immagina un sacco di cose. Pensa alle cose come sono andate e sogna che potessero essere andate diversamente. Oppure pensa a quello che vorrebbe accadesse, ma non si limita ad un vago desiderio; invece immagina tutti i dettagli, e mentre lo fa c’è un sorriso dentro di lui, che non ce la fa ad arrivare alle labbra, però dentro questo sorriso c’è ed è enorme.

Filippo la sera va a letto stanco, ma non ce la fa a dormire subito: prima, una folla di pensieri attraversa la sua mente. Tutte quelle belle cose che desidera, e che non si sa se si avvereranno, e che forse non si avvereranno mai, lui le pensa soprattutto prima di dormire, e non lo fa con uno scopo preciso, però sa che ciò lo aiuterà a non fare brutti sogni. Anzi, prima di dormire pensa a queste cose e spera e prega di sognarle.

Filippo crede nelle cose “assolute”: l’amore, l’amicizia, la vita, e quando rimane deluso rimane deluso due volte, perché sente traditi anche i suoi ideali come principio, oltre che se stesso.

Però ora basta. Smettiamo di mettere a nudo questo ragazzo, ché tanto ci pensa benissimo lui da solo sul suo blog, neh? E non vorrei magari metterlo a nudo in una maniera che a lui non piace (i doppi sensi si sprecano… i doppi sensi governano la mia vita).

E poi… in questo parziale e fazioso ritratto, Filippo potrebbe tranquillamente essere sostituito con Adelaide, e tornerebbe tutto lo stesso – le cose che si riconoscono prima e meglio sono quelle che si conoscono in prima persona, no? E per me e Filippo è stato proprio così: ierilaltro sera, parecchio tardi e parecchio felice, ero nel mio letto che aspettavo di dormire, ma prima dovevo lasciar passare quel turbine di fantasticherie. E ho pensato che sicuramente a Filippo era successa la medesima cosa, alcune ore prima. Sbaglio?[Allora, Fili, non mi hai fatto da Cicerone, però il tuo blog l’ho letto attentamente… Oppure non c’ho capito niente su di te?]

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